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Ingres : Raffaello e la Fornarina. Post n.10

30 Set

Il sontuoso ritratto di Napoleone Imperatore fu il più famoso dei numerosissimi ritratti eseguiti da Gian-Augusto Domenico Ingres, (1780-1867) che si era specializzato in questo genere di pittura.Nel 1806 , Ingres vinse il prestigioso concorso Prix de Rome, istituito da Napoleone I, per un soggiorno a Roma presso Villa Medici, l’ambasciata francese e vi  rimase a lungo.( Sotto, giardino villa Medici dipinto da Velasquez .)Nel 1803 era stato segretario dell’ambasciata lo scrittore René de Chateaubriand, il cui libro  “Il genio del Cristianesimo “, pubblicato l’anno precedente, aveva dato il via al ritorno dello spirito religioso e all’esaltazione del sentimento. Ingres, non rimase indifferente a questo nuovo messaggio e, come pittore, si  appassionò delle opere  di Raffaello.Per  celebrare il suo matrimonio con Maddalena Chapelle dipinse il quadro “Il fidanzamento di Raffaello”(1813), che rappresenta appunto il fidanzamento di Raffaello con la nipote del cardinale Bibbiena, rappresentato al centro.Ne dipinse poi anche un altro con diverso tema : l’ amore tra il pittore sommo e la bella e giovane fornaia, Margherita Luti, che venne vissuto dai pittori romantici dell’800 come celebrazione del sentimento puro e dell’amore suscitato dalla bellezza femminile di cui la Fornarina è simbolo, e non da convenienze sociali.Questa unione tra il sommo pittore e Margherita, la bella figlia del fornaio, durò dal 1509 fino alla morte di Raffaello nel 1520. Si narra che Margherita si ritirò in seguito in un convento.La vicenda sentimentale di Raffaello e la Fornarina era conforme all’idea romantica della coincidenza dell’arte e della vita nell’opera d’arte. Ingres vuol cogliere la genesi dell’ispirazione artistica di Raffaello nel sentimento spontaneo e sincero verso la bellezza femminile. ( Sotto quadro di Ingres su questo argomento)Si cimentò con questo tema in voga, anche il pittore Francesco Gandolfi nel quadro “Raffaello e la Fornarina” di cui ho già parlato nel post “I quadri del Nonno”che era suo nipote.Direi che il quadro di Ingres è più narrativo e particolareggiato,quello di Gandolfi è più sintetico e intenso.Nello sfondo del primo si vede una parte della Madonna della seggiola e sulla tela uno scorcio de La Fornarina,nel secondo,che in parte lo imita, dietro le figure si vede il quadro,meno noto, della ninfa Galatea, pervaso da un dinamismo insolito per Raffaello. Protagonista della tela, sotto riportata, è il movimento, simbolo dell’Amore, visto come energia trainante, forza ctonia e marina a un tempo, ma anche vaga e mutevole come i Cupidini soprastanti, con i loro capricciosi archi.Stando alle date il quadro di Gandolfi è successivo a quello di Ingres.Sotto autoritratto diFrancesco Gandolfi.Targa posta sulla casa natale di Francesco Gandolfi a San Lorenzo della Costa.Altro quadro ottocentesco con soggetto Raffaello e la FornarinaRaffaello e la Fornarina di Sogni.Sullo sfondo disegni della Scuola d’Atene, il famoso affresco che si trova in Vaticano.Altro quadro di Ingres.Sullo sfondo la Trasfigurazionel’ultimo quadro dipinto da Raffaello che per un altare della basilica di  S. Pietro.